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SANGUE RANDAGIO di Enrico Aldobrandi


Sangue randagio di Enrico Aldobrandi è un romanzo dal titolo evocativo che tiene incollati dalla prima all’ultima pagina. Dire che l’ho letteralmente divorato è poco.

Il pov è interno, in prima persona singolare. A narrare le vicende sue e della sua sventurata famiglia è Daniele, un ragazzo nelle cui vene scorre per metà sangue sinti.

Iniziamo col parlare di lui che è l’esempio di quanto, a volte, possa essere spregevole il destino.

Daniele è intelligente, sensibile, altruista, molto legato alla sua famiglia, brillante in matematica. Coltiva il sogno di sfondare grazie a questa sua abilità, ma la vita lo colpirà più e più volte in ciò che di più caro ha al mondo: la sua famiglia.

Il padre si ammala di Alzheimer e dilapida tutti i risparmi per poi sparire.

La madre, un’ex ballerina di talento, si ritrova con i mobili pignorati a chiedere asilo nel campo nomadi dove vive anche il cognato.

Da lì comincia inarrestabile il processo di degrado. Furti, prostituzione, alcolismo, ma in questo inferno, Daniele cerca ancora un appiglio, un motivo di speranza, nonostante abbia... Non voglio aggiungere altro, perché rischierei davvero di rivelarvi troppo.

Questo romanzo oltre a essere scritto divinamente, e con una partecipazione emotiva che arriva al lettore come un fiume in piena, è profondamente commovente.

Ci si ritrova a fare il tifo per questo ragazzo che, mentre il mondo continua a crollargli addosso, cerca con tutte le forze di mantenersi lucido, e ci riesce, ma soprattutto di proteggere la madre e il fratellino, di trovare una ragione di riscatto, perfino di innamorarsi, di ricevere un po’ di affetto da una sorta di sostituto paterno... ma ogni suo singolo tentativo cade nel vuoto. La vita l’illude per poi togliergli nuovamente tutto.

La sua storia ruota tutta intorno al disperato tentativo di farsi scivolare addosso l’emarginazione di cui è vittima, i pregiudizi e i giudizi della gente che non sa e non è nemmeno interessata a guardare oltre le apparenze. Un piccolo Davide ma senza nessuna protezione divina, che combatte contro un gigante Golia, il suo tragico destino, troppo più forte di lui, perverso e crudele.


Che dire ancora? Leggetelo, consigliatelo, condividetene il link. Senza ombra di dubbio è un romanzo di gran lunga superiore a certi che si ritrovano a scalare le classifiche di vendita, senza un motivo, uno, che sia valido.

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