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"Seduti allo stesso tavolo" di Stefania Convalle


Una prosa filmica, descrittiva, caratterizzata da un’attenta cura del particolare – ma anche fluida, scorrevole – è il tratto distintivo dell’ultima pubblicazione di Stefania Convalle, “Seduti allo stesso tavolo”. La medesima cura l’autrice l’ha impiegata nel tratteggiare i suoi personaggi, per lo più femminili, che la vita ha deluso oppure spezzato, rispettivamente le scrittrici Penelope e Anastasia, o ancora donne avvezze a celare rimorso e sofferenza dietro una corazza intessuta di grinta e determinazione, come Mara, l’agente letteraria. C’è una sola figura maschile di rilievo in questo romanzo, Pietro, scrittore anche lui, e di successo, anche se per conseguirlo ha dovuto snaturarsi e perdere la sua libertà.

Si tratta di un libro che svela ai lettori i cinici meccanismi del mondo editoriale, perché scrivere oggigiorno può essere molto deludente, se non si hanno santi in paradiso, se non si è già dei personaggi, se la propria età non è più verde, se non si contano tantissimi follower, se non si piega la testa ai dettami del mercato. Si rischia di essere e rimanere “invisibili”. Ma Penelope l’idealista a questo gioco non ci sta, è stanca che il suo talento non venga riconosciuto come merita, così stanca e ferita da isolarsi dal mondo e da rinunciare alla sua grande passione: la scrittura.

Non fraintendetemi, non è certo un messaggio di resa quello che Stefania Convalle lancia in questo romanzo, anzi, va nella direzione diametralmente opposta: esorta a non arrendersi, a rimanere fedeli alle proprie convinzioni, a fare lega con chi non scende a compromessi, ad agire da rivoluzionari. Ci sono cose che nella vita valgono molto di più dell’affermazione agli occhi del mondo, e poi c’è il destino che può sempre riservarci doni inattesi, e sorprendentemente premiare i puri.

Questa storia contiene degli elementi misteriosi che la rendono affascinante, come lo è anche la protagonista, Penelope, imprevedibile nel suo agire sempre di pancia, capace di imprimere svolte inaspettate al suo percorso di vita. La trama è disseminata di impredicibili inversioni di rotta e fa leva su un colpo di scena finale ben congegnato.

Scandagliare l’animo umano con l’abilità di una sommozzatrice dell’anima riesce del tutto naturale all’autrice, che ci regala pagine vibranti di emozioni, slanci, ideali, contraddizioni, sconfitte e rinascite, un concentrato di vita e umanità che incanta il lettore, avvincendolo.


“Seduti allo stesso tavolo” di Stefania Convalle è ordinabile nelle librerie fisiche e in quelle on line.


Link d’acquisto: https://tinyurl.com/2t7t4xpw

 

L’AUTRICE


Stefania Convalle ha al suo attivo numerose pubblicazioni. Tra i riconoscimenti più importanti, il Premio Giovani “Microeditoria di qualità”: nel 2017 con il romanzo “Dipende da dove vuoi andare” e nel 2018 con “Il silenzio addosso”; entrambe le opere sono state presentate nel programma “Milleeunlibro” di Rai Uno. Tra gli ultimi riconoscimenti ricevuti, il secondo posto con il racconto “Oltre la vita”, al Premio “Raccontami” 2024, Buk Festival della piccola e media editoria; Premio Letterario “Città di Salsomaggiore Terme” edizione 2024 - Terza classificata con il romanzo “Volevo solo avere più tempo” e ancora Marchio di Qualità all’interno della rassegna “Microeditoria di Qualità”, sempre per il romanzo “Volevo solo avere più tempo”.

Organizzatrice di eventi culturali, ha fondato il Premio Letterario “Dentro l’amore”, innovativo e itinerante, e il “Masterbook”, il primo torneo di scrittura a eliminazione on line. Ha ideato il “PoeTango” e organizza incontri culturali rivolti soprattutto a far conoscere l’arte in tutte le sue forme.

Conduce da anni laboratori di scrittura on line fuori dagli schemi, dai quali sono usciti numerosi autori di talento. Stefania è anche editrice, dal 2017.

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