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Avidità, sangue e omertà nel nuovo libro di Maurizio Mos




Dopo Quella maledetta rapina, edito da DrawUp nel 2022, l’autore ligure Maurizio Mos si cimenta in una narrazione “dalla parte della legge”.

È il 1971. Mauro Tagliaferri è un giovane commissario che grazie alla sua brillante intuizione è riuscito a risolvere casi complessi meritandosi gli elogi e la stima dei superiori. Per questo motivo, oltre che per le sue tendenze politiche di sinistra, nel suo ambiente, è al contempo invidiato e guardato con sospetto. Il questore gli affida un caso d’omicidio che si ricollega a una faida di paese iniziata nel 1945 dalla sottrazione di un carico d’oro a una colonna nazifascista. Sulla faida i Carabinieri indagano da decenni, senza esito. Maurizio Mos ci fa entrare subito nel vivo delle indagini, è molto abile nel riprodurre le dinamiche all’interno del commissariato e anche l’eterna rivalità fra Polizia e Carabinieri che lavorano in maniera congiunta alle indagini. Da bravo narratore, non indugia nella descrizione fisica dei suoi personaggi, gli servono poche pennellate decise per tratteggiarli con efficacia. Li lascia agire facendoci immergere a pieno nella narrazione e, con piglio sicuro, dipanando l’intricata matassa, ci fa ripercorrere la storia della valle isolata, luogo di fantasia e teatro delle sanguinose vicende. Un posto “maledetto”, secondo l’opinione di Tagliaferri, in cui nessuno è innocente, come recita il titolo: tutti sono o direttamente coinvolti nelle ruberie e nei fatti di sangue a essi collegati, o complici con la loro omertà, frutto di paura e convenienza. Mos, attento conoscitore dell’animo umano, si sofferma sui moventi tutt’altro che nobili degli attori di queste vicende. La premessa a cui tiene fede il romanzo è che l’avidità corrompe spingendo ai più atroci misfatti e non si ferma nemmeno davanti ai legami di sangue. Su tutti i personaggi di questa storia abilmente intessuta, edita da Pav Edizioni, Tagliaferri spicca per l’acuta sensibilità che scatena in lui quasi in un moto di compassione per il feroce assassino degli ultimi delitti della faida. Pur non giustificandone le azioni e come potrebbe? il commissario non può fare a meno di esaminare il suo turbolento vissuto alla ricerca di possibili cause di tanta efferatezza. L’amore per l’arte e per il Bello in senso lato, dote poco diffusa nel suo ambiente di lavoro, l’acume e il coraggio, l’eccezionale dedizione alle indagini vanno annoverate fra le principali qualità del brillante commissario. Per contro, i suoi conflitti interiori, la sua vulnerabilità e solitudine affettiva lo rendono particolarmente umano “avvicinandolo” ai lettori. Come conseguenza, questi si ritrovano a fare il tifo per lui e a temere per la sua incolumità, il che non può essere che motivo d’orgoglio per il narratore. Non mancano accenni a sviluppi sentimentali che in questa storia non invadono mai la scena, com’è giusto che sia, perché ci troviamo di fronte a un giallo, ma, a sorpresa, nel finale… L’autore BIOGRAFIA L’autore ha lavorato in proprio e per le Pubbliche Amministrazioni locali. Ha una figlia, ama i gatti, la campagna, dove si rifugia ritrovando i ricordi dell’infanzia e, quando può, si dedica alla fotografia. Appassionato di gialli, in particolar modo di Olivieri, Simenon, Chandler, Ross McDonald, Westlake, Stark, tempo fa ha voluto trasferire nella scrittura tale passione, anche per via di un attacco di megalomania, come ha ironicamente affermato, sulla base della quale si considera un ottimo autore. Di recente, ha superato un ictus che l’ha lasciato un po’ provato, ma poteva andare molto peggio. Unico cruccio: l’aver dovuto rinunciare ai lunghi viaggi in auto, sue vacanze preferite.

CURRICULUM LETTERARIO Ha vinto il premio speciale della giuria al 35° concorso letterario Mario Delpino, indetto dall’associazione culturale Bacherontius di Santa Margherita Ligure; ha pubblicato con Cima Editore 3 libri non più disponibili per chiusura della casa editrice; ha pubblicato con Neropress Edizioni l’e-book Commissario Greppi – Brave persone e, nella silloge True Halloween, La notte magica, un racconto documentativo/fantasy scelto come brano d’apertura; secondo classificato a Giallo Latina 2016, sezione Viaggio nelle città nuove, con il racconto Promoveatur ut…, scritto con Daniele Cambiaso; finalista al concorso Giallo in provincia 2017 (Pistoia), con entrambi i racconti proposti; vincitore a Giallo Latina Mondadori 2017, con il racconto Sogni e incubi, pubblicato su Giallo Mondadori – Classici del Giallo, aprile 2018; sesto classificato a Giallo Latina 2017, per i racconti ambientati sul territorio di Latina; ha pubblicato un racconto su Genovesi per sempre, 2019, di Edizioni della Sera, all’interno di una raccolta di racconti su Genova; vincitore nella sezione Libri Inediti, a Giallo Latina 2019 – premio pubblicazione con DrawUp Edizioni.

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