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"Le nove fasi" di Viviana Albanese


Leggendo Le Nove Fasi, di Viviana Albanese, ho cercato di far prevalere le sensazioni della me lettrice su quelle della me editor. Sì, perché, nell’insieme ho apprezzato questo romanzo, anche se ci sono degli aspetti che non mi hanno convinta a pieno.


Partirò dal titolo che mi è sembrato troppo tecnico e neutro, più adatto a un saggio che a un testo di narrativa.


Secondo aspetto: la gestione dei flashback, a cui l’autrice fa ampiamente ricorso. Sia come lettrice che in qualità di editor, l’ho trovata caotica. Mi spiego meglio: un flashback andrebbe segnalato, magari anche solo scrivendolo in corsivo o distanziandoli dal testo che lo precede. Invece questo romanzo è pieno di flashback che irrompono nella narrazione senza distinguersi minimamente dal resto.


Ultimo aspetto: la trama decolla davvero solo a 1/3 del libro, prima di allora l’autrice la mette in attesa e indugia in descrizioni di cui il lettore non comprende il senso, relative alle stranezze comportamentali della protagonista, di cui non si sa quasi niente. Solo quando, a narrazione inoltrata, si verrà a sapere qualcosa di più preciso sul suo passato, le suddette descrizioni acquisiranno un significato risultando funzionali al personaggio e strettamente legate al suo vissuto.


Questi, in sintesi, gli aspetti che non mi hanno convinto. Dopodiché il romanzo svela la sua anima (e di anima ce n’è tanta in questa storia) coinvolgendo pienamente il lettore nella vita e nelle vicende di Allegra, la protagonista che, per le sue profonde insicurezze, mi ha ricordato Sole del bestseller Per lanciarmi dalle stelle di Chiara Parenti, da cui è stata ricavata l’omonima serie televisiva in onda su Netflix.

Il personaggio di Allegra è ben caratterizzato e il suo legame con Andrea Alberto Marco, frutto dell’incontro di due fragilità, di due solitudini, potrà essere costruttivo o distruttivo, chi lo sa?

Allegra è una donna che non è mai sbocciata alla vita: ha paura di compiere la benché minima azione da sola, perfino camminare per strada o stringere la mano a qualcuno le risulta impossibile. Ha sempre usato come scudo la sorella Serena, indipendente e sicura di sé; si è costantemente aggrappata al fidanzato e in seguito marito, Simone.


Altro non voglio rivelare, perché il rischio di spoiler è altissimo.

Non mi rimane che augurarvi buona lettura.


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