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"I PASSI DELL'AMORE. LA MIA VITA CON E SENZA LA DANZA" di Imma Pontecorvo


Con I passi dell’amore. La mia vita con e senza la danza, dedicato a suo fratello, che definisce la parte migliore di sé, Imma Pontecorvo torna a deliziarci e lo fa con una storia intrisa di sentimento e solidi valori.

Protagonista la danza, declinata nel linguaggio soave del ricordo, per Azzurra la protagonista, giovane donna in attesa, che, da Roma, dove vive e lavora con suo marito Riccardo, fa ritorno in Sicilia, sua terra d’origine, per un evento luttuoso: la morte della sua adorata zia Agata, ex ballerina e insegnante di danza.

Tramite flashback ben costruiti, Imma ci mostra passaggi salienti dell'infanzia della protagonista, prima, e della sua adolescenza, poi, con particolare riferimento alla danza. Ai capitoli di pura narrativa l’autrice ne alterna di dedicati proprio a questa arte del corpo in movimento. Leggendo scoprirete il perché di questa scelta. Altro non voglio aggiungere per non svelarvi troppo.

I parallelismi ricorrenti in queste pagine fra questa disciplina e la vita sono azzeccati e fanno riflettere. Leggendo ne ho annotati parecchi e uno mi ha colpito in maniera particolare, per la sua verità e saggezza. Ve lo ripropongo, in quanto li riassume un po’ tutti:

«Ricordatevi che nella vita le cose grandi non ve le regala nessuno: vanno conquistate, costruite, raggiunte passo dopo passo. A passo di danza».

Oltre ad avere un indubbio valore educativo, I Passi dell’amore. La mia vita con e senza la danza, ha il pregio di lasciare una lunga scia di serenità nell’animo del lettore. L’immerge in un oceano di buoni sentimenti, in un contesto familiare quasi totalmente privo di ombre, abitato da comprensione, solidarietà, premure e calore umano. Porta a interrogarsi su come sarebbe il mondo se ogni famiglia fosse simile a quella della protagonista, nella quale ogni componente agisce esclusivamente bene, per il bene altrui.

Non mancano ulteriori spunti di riflessione: sulla vita, sui suoi preziosi insegnamenti, sulle sue età simili alle stagioni, sul ciclo naturale di nascita, crescita, morte e sull’eredità del cuore, come nel caso di nonna Agata, che con la sua saggezza è riuscita a trasmettere molto a tutti i suoi familiari e in particolar modo ad Azzurra, passandole il testimone, mettendola nelle condizioni di diventare a sua volta, per la nipotina Elisa, oltre che insegnante di danza, insegnante di vita.

Con una prosa fluida e accattivante, in queste pagine, come è sua abitudine, Imma Pontecorvo lancia un messaggio positivo, di speranza, d’amore, per la vita e per il mondo, che suscita commozione negli animi sensibili, attrae e consola.


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