“FIORI D’INVERNO” di Marco Grattoni è una silloge poetica contenente considerazioni in prosa, in cui l’autore, superato il suo innato pudore, si mette a nudo, aprendo le segrete del proprio animo.
Vi viene abilmente sottolineato il potere taumaturgico/catartico della poesia. Essa che cos’è, infatti, si chiede il poeta, se non un modo per mettere ordine nelle parole che diversamente ti travolgerebbero, per medicare la tristezza, per ripulire l’anima dalle emozioni negative?
I versi di questa raccolta, carichi di vis evocativa, rarefatti e potenti, oscillano fra delicatezza e visceralità.
Preponderante è l’elemento naturale; con la natura il poeta ha un rapporto speciale, quasi simbiotico, profondissimo.
Essa assume sembianze antropomorfiche e funge da catalizzatore per i suoi molteplici stati d’animo.
Va aggiunto che i versi di “Fiori d’inverno” sono un vero balsamo per l’anima: trasudano sensibilità e vi si respira amore per l’universo intero.
I temi trattati ruotano intorno a tre elementi fondamentali: l’amore di coppia, descritto nelle sue molteplici sfaccettature, che è sensualità, scoperta, meraviglia, condivisione, dedizione, essere “gambi e petali dello stesso fiore”; la vita, presentata come lotta, occasione per perseguire i propri sogni e amore per le piccole cose che fa grande l’anima; e, infine, la morte, che per il poeta non esiste: “tutto si trasforma”, magari egli rinascerà sotto forma di margherita.
In quest’ottica, il messaggio è consolatorio: non c’è mai una vera fine e nemmeno un addio definitivo da parte di chi abbiamo amato.
In sintesi, perché leggere “Fiori d’inverno” di Marco Grattoni?
Immergersi in queste pagine carica il lettore di emozioni positive: l’impressione che lasciano è quella di essere entrati in contatto con un’anima autentica, che fa delle poesia la sua cifra espressiva librandosi molto in alto, per osservare il mondo, gli esseri umani tutti, oltre che sé stesso, da una prospettiva molto più ampia di quella che caratterizza la maggior parte delle persone. Un’anima antica che conosce le leggi della vita e le pratica con estrema spontaneità, senza forzature, esercitando il rispetto verso ogni forma di vita.
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