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"Animalmente" di Maria Grazia Crozzoli


Maria Grazia Crozzoli non è nuova a pubblicazioni che raccontano in maniera struggente di quattrozampe molto più “umani” degli uomini, capaci di impartire insegnamenti di spessore, di insegnare la semplicità perduta, la lealtà, il senso dell’amicizia, valori impopolari in questa società sempre più schiava del culto dell’immagine, dell’apparenza, dell'esteriorità.

In quest’opera, ben strutturata e stilisticamente compatta, provvista di una prosa incisiva e sicura, Maria Grazia Crozzoli si conferma autrice controcorrente spingendosi ancora oltre e affrontando il tema della telepatia animale. Con dovizia di particolari descrive il percorso di studi che l’ha portata a diventare un’“animal communicator”. I messaggi telepatici che riceve dai quattrozampe sui quali testa le sue capacità, a volte sono confusi e incompleti, mentre altre hanno un riscontro effettivo e si rivelano provvidenziali.

Entrare in contatto telepatico con gli animali la aiuta, infatti, a comprenderne meglio emozioni, bisogni e reazioni, a ritrovare quelli scomparsi o a comunicare con quelli defunti. Come è prevedibile queste sue esperienze generano scetticismo, ma anche grande curiosità e, dopo i primi risultati tangibili, i proprietari di quattrozampe in difficoltà si rivolgono sempre più spesso a lei.

Con efficacia l’autrice spiega al lettore quanto sia difficile gestire a livello emotivo le proprie capacità telepatiche: come in ogni attività che implichi un contatto profondo, il rischio di burnout è dietro l’angolo, soprattutto se si possiede una sensibilità acuta unita a uno sconfinato amore per il mondo animale.

Un altro aspetto che non lascia indifferenti, oltre al coraggio morale di cui l’autrice dà prova spingendosi in un terreno minato quale quello delle percezioni extrasensoriali fino a trattare il tema della reincarnazione, è la capacità di antropomorfizzare i suoi amici quattrozampe riproducendone in maniera commovente, su carta, pensieri e sentimenti. Leggendo questa storia che trasuda tenerezza e intelligenza emotiva, si evince come in virtù della loro spontaneità e innocenza gli animali rendano il proprio vissuto molto più piacevole di quello degli umani che, allontanandosi sempre più dalla loro vera essenza, non fanno che complicarsi la vita.

“Animalmente” è un libro che mi sento di consigliare soprattutto a chi ha un’anima ricca di sentimento e di amore per la natura: a chi desidera e sa andare oltre le artificiose, vacue apparenze, recuperando semplicità per coltivare la voce del cuore.


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