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"Agenzia Investigativa Scopettoni, Antivirus e Affini" di Luisa Mazzocchi


“Agenzia Investigativa Scopettoni, Antivirus e Affini” di Luisa Mazzocchi andrebbe inserito fra i libri per la terapia della risata.

Dopo un inizio volutamente in sordina, l’autrice travolge il lettore con la sua ironia, il suo senso dell’umorismo, la sua contagiosa simpatia.

Il racconto si presterebbe a una rappresentazione teatrale brillante e scanzonata. Non a caso un’altra passione di questa autrice poliedrica, che con le sue storie abbraccia molteplici generi letterari, è il teatro.

Del giallo, a parte la copertina il libro ha poco o niente. Offre una carrellata di macchiette umane che si marchiano a fuoco nella memoria del lettore: nonno Fredo, provocatore e pasticcione; nonna Adriana, scaltra e invadente; il rappresentante di classe Sfigatelli, strampalato e pieno di sé.

E che dire del blogger Hilarem Scarpantibus che con i suoi articoli assurdi e pilotati denuncia i limiti di un’informazione al servizio degli interessi privati?

La penetrante ironia dell’autrice non risparmia nemmeno i politici e le loro sparate volte a demolire gli avversari per brillare di luce non propria.

Insomma per sorridere e ridere, ma anche per riflettere, in questa opera ultima della Mazzocchi troverete più di uno spunto.

Non manca qualche momento di tensione causato da certi sviluppi, frutto della sventatezza di nonno Fedro, che faranno temere per l’incolumità di un condominio intero.

Su temi, menzionati di straforo nell'opera, come la crisi economica, l’abbandono degli anziani nelle case di riposo, le piccole meschinità dei comuni mortali, le discriminazioni sociali, la pienezza di sé e l’ignoranza senza giustificazioni, Luisa Mazzocchi plana con disinvolta leggiadria. In realtà, il suo sguardo acuto, cui nulla sfugge, registra lo spettacolo offerto dalla commedia umana dosando, in un mix irresistibile, spirito critico e vis comica…

Il risultato è esilarante.

Consigliatissimo.


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