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Due errori da evitare nella stesura di un romanzo

I lettori non leggono nella mente dell’autore, non posseggono doti divinatorie. Per questo, durante la stesura di un romanzo, vanno evitati vuoti relativi sia alla trama che ai personaggi.

Mi spiego meglio.

Se un personaggio sta affrontando un periodo economico difficile nel corso di un capitolo, ma è in procinto di sostenere un promettente colloquio di lavoro, non possiamo mostrarlo ricco e soddisfatto nel capitolo successivo, senza aggiungere altro.

Dovremo spiegare al lettore come ha fatto a passare da una condizione di forte difficoltà a uno stato di prosperità. Il colloquio ha avuto esito positivo? Ha vinto al superenalotto? Ha ricevuto una lauta eredità dallo zio d’America?

Altra raccomandazione per gli autori: non perdetevi per strada i personaggi. Se, pur svolgendo un ruolo secondario, hanno partecipato, a qualche titolo, allo sviluppo della trama, non potete farli svanire nel nulla, come se non fossero mai esistiti.

Sembrano consigli scontati, eppure questi due casi si verificano di frequente.

Capita, infatti, che un autore, per la fretta di concludere il proprio romanzo, accorci la trama, non sviluppandola adeguatamente e facendo scomparire, come per magia, alcuni dei personaggi.

Risultato: il lettore si arrabbia. Si sente derubato dei suoi soldi, se ha acquistato il libro.

Si sente defraudato, perché alla storia sembra mancare un pezzo. Si domanda che fine abbia fatto il personaggio x, che magari gli stava anche molto simpatico, e non trova risposta. Gli verrebbe voglia di contattarvi per chiedervelo (e forse lo farà), ma anche per dirvene quattro e, nei casi peggiori, eviterà di leggere qualsiasi altro vostro romanzo. Vi etichetterà come un autore sciatto e un po’ pigro.

I lettori, quelli di qualità, sono piuttosto esigenti e non perdonano.

Forse è il caso di evitare…

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