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"Il Mistero di Blue Whale" di Felice Diego Licopoli

Leggere “Il Mistero di Blue Whale” di Felice Diego Licopoli equivale a calarsi in una trama ricca di colpi di scena e tensione.

L’autore riesce a congegnare un romanzo credibile in ogni sua parte dando vita a personaggi molto ben caratterizzati come quello della poliziotta Lucy o di Alice, adolescente triste, segnata da angoscianti vicende familiari.

Vera protagonista della storia la rete con le sue distorsioni, il suo uso deleterio, la sua perversità omicida.

Proprio tramite la rete, o meglio una parte di essa, il Deep/Dark Web, Alice per salvare la sua amica plagiata da un misterioso signor S. che le impartisce ordini distruttivi spingendola passo dopo passo al suicidio, cade a sua volta vittima del Blue Whale Challenge. Il gioco adesca adolescenti ingenui e curiosi inducendoli dietro minacce e ricatti a gesti sempre più autolesionistici.

Alla base della particolare vulnerabilità dei ragazzi un tessuto familiare e affettivo debole, ma anche, appunto, la semplice curiosità.

Vanessa, per esempio, non ha particolari problemi: è un’adolescente ben inserita e proviene da una famiglia felice. Alice, invece, ha un padre alcolista e una madre assente e come unico sostegno l’affetto della sorellina minore alla quale è particolarmente legata.

Felice Diego Licopoli descrive magistralmente, tappa dopo tappa, l’asservimento graduale delle vittime fino all’ annullamento totale della loro volontà e personalità, all’ insorgere di pensieri di morte, alla perdita di qualsiasi interesse e, infine, all’ indebolimento di ogni legame.

“Blue Whale Challenge” diventa per loro una forma di dipendenza alla quale non riescono a sottrarsi pur intuendone la carica distruttiva. La storia trae spunto da fatti di cronaca realmente avvenuti in Italia e all’ estero dove questo macabro gioco on line ha mietuto giovani vittime innocenti.

Situazioni come queste possono essere evitate solo grazie al vigile controllo della famiglia e della scuola che non deve lasciare i giovani a se stessi. Cambiamenti nel tono dell’umore, tendenza all’ isolamento, tagli sospetti sul corpo, assenze ingiustificate e prolungate dalle lezioni sono segnali da non sottovalutare.

Un libro di denuncia che pur riconoscendo l’utilità della rete sotto certi aspetti, sottolinea i pericoli che può celare soprattutto per soggetti

in fase di crescita. Unico antidoto, in una società sempre più individualista e distratta, il dialogo franco e sereno fra adolescenti e adulti, siano essi familiari, genitori o insegnanti.

Il thriller si distingue per compattezza stilistica, anche se in certi passi un editing più attento avrebbe reso la prosa ancora più scorrevole.

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