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Recensione a "Substantia" di Simone Pinna


Partirò dal fondo per realizzarla recensione di “Substantia” di Simone Pinna: dalle ultime pagine del suo horror nelle quali spiega di averlo realizzato ricorrendo al crowdfunding.

Già il fatto di essere riuscito a conseguire tale risultato gli fa onore e la dice lunga sulla determinazione di questo autore. Sfogliando il libro, non possiamo non rimanere colpiti dalle illustrazioni di qualità che lo impreziosiscono. Non tutti sanno scegliere i collaboratori adatti, dei disegnatori davvero all’altezza della situazione: non tutti sanno impartire loro indicazioni e insistere affinché il risultato raggiunto sia il migliore possibile.

Già da queste premesse, si può intuire la cura e l’amore con i quali è stato realizzato il thriller di Simone Pinna.

Ma, insomma, vi chiederete, non ha proprio nessun difetto “Substantia”?

All’inizio, leggendo i primi capitoli, mi è sembrato di essere alle prese con una moltitudine di personaggi e di situazioni scollegate fra di loro e devo dire che un po’ ho fatto fatica a mettere ordine, ma se così non fosse, se tutto fosse perfettamente comprensibile sin dal principio, non esisterebbero colpi di scena e rivelazioni al cardiopalma.

Un aspetto che invece non ho gradito è l’insistenza soprattutto nella parte finale sulle scene violente fatte di particolari raccapriccianti, ma questa è una questione di sensibilità personale che non ha nulla a che vedere con la bravura dell’autore. Del resto, si tratta di un horror.

Punctum dolens: in certi passi anziché l’utilizzo del passato remoto probabilmente il trapassato remoto sarebbe stato più indicato, ma si tratta di particolari.

Nel complesso “Substantia” è un piccolo capolavoro, ricco di inventiva, colpi di scena, suspense e di un ritmo serrato che ne agevola decisamente la lettura.

Ha davvero tutte le carte in regola per avvincere il lettore, tenendolo con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina, e il finale aperto si presta a una fantasiosa prosecuzione.

Che Simone Pinna abbia già in mente di regalarcela?

Chissà! Sarebbe davvero auspicabile.


Scheda biografica dell'autore di "Substantia"


Mi chiamo Simone Pinna, ho 26 anni e sono l'autore di "Substantia". Ma questo lo sai già, ciò che non sai è che sono nato a Roma in una zona che non gode di una grande fama e che purtroppo è sempre stata sottovalutata: Tor Bella monaca. Ho frequentato l'asilo, le elementari e anche le medie ai margini di quella zona... poi alle superiori mi sono spostato di qualche metro e ho intrapreso il duro percoro del liceo scientifico. Subito dopo il diploma ho deciso di mettermi a lavorare e dopo alcuni saltuari lavoretti ora sono in pianta stabile presso un noto fast food. "Ma cosa diavolo c'entra tutto questo col romanzo? Come ci sei arrivato a scrivere "Substantia"? Me l'hanno chiesto davvero in molti e ho sempre risposto che devo tutto a chi nella mia vita ha stimolato la mia fantasia. Fin da piccolo i miei mi leggevano storie, mi davano carta, colla e colori e lasciavano che il bambino sfogasse la sua fantasia, creando ciò che gli passava per la testa. La stessa cosa seppur in modo diverso me la lasciarono fare i miei maestri alle elementari e alle medie, poi alle superiori, vuoi la passione per l'arte, vuoi l'oniricità della divina commedia, vuoi gli ormoni impazziti di un sedicenne, ho iniziato a scrivere. Prima erano solo poche parole o numeri (vedi D&D) poi sono iniziati i primi pensieri, le poesie in prosa e le piccole storie. Non mi sono più fermato. Di tanto in tanto prendevo in mano la penna e buttavo giù qualcosa, non sempre soddisfacente, è vero, ma pregna di ciò che provavo. Infine una mattina mi sono svegliato con questo strano sogno che mi rimbalzava in testa, ho provato a metterlo su carta e la mia mente ha liberato tutte insieme migliaia di parole rafferme. Ora sono qui per metterci la faccia, pronto a prendere schiaffi da chi ne sa più di me. Ma so cosa ho creato e so che vale la pena impegnarsi. Alla fin fine il bello dell'intraprendenza sta nell'ignorare la paura di fallire, no?

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