Recensione a "Oltre il buio il destino" di Emanuela Arlotta
Un trauma mai superato, le sue tragiche conseguenze, gli sgambetti della vita, i suoi inaspettati doni; l’importanza di volare alto sfuggendo alle pigre e insidiose maglie della quotidianità: questi i temi principali affrontati da Emanuela Arlotta nella sua nuova fatica letteraria dal titolo “Oltre il buio il destino”. Si tratta di un libro, di piacevole e agevole lettura, che regala più di un insegnamento di spessore, ponendo l’accento sulla sostanziale differenza fra una vita semplicemente subìta e una pienamente vissuta. A chi non è capitato di cadere ostaggio della quotidianità, con i suoi ritmi serrati e i suoi impegni incalzanti? Di muoversi come un robot rispettando tabelle di marcia dense di attività e scadenze? Ma la vita, quella vera, si manifesta a noi, sembra suggerirci con il suo libro Emanuela Arlotta, solo quando troviamo il coraggio di compiere scelte radicali che ci permettano di vivere veramente in linea con i nostri sogni, con le nostre aspettative. Questo richiede un gran coraggio, ma il premio che ci attende in cambio ha un valore inestimabile: la felicità. Quella che dopo un momento di oscurità si rivelerà anche alla protagonista di questa opera, Sophie, che con fegato e determinazione, saprà guardare oltre il buio, intravedendo per sé e per le persone a lei care un cammino luminoso. Le occasioni di essere felici non mancano mai nella vita, ma non tutti, per paura o pigrizia mentale, sanno coglierle. Del resto, è più comodo lamentarsi e incolpare i fattori esterni, della nostra infelicità, anziché rimboccarsi le maniche e assumersi la piena responsabilità della propria vita. Quello di Emanuela, oltre a essere un libro dedicato a chi osa volare alto, è anche un libro sull’amicizia: sull’affetto capace di avvicinare mondi apparentemente incompatibili, come quello di Sophie e della sua titolare, Marina, vittima di un trauma infantile che avrà pesanti conseguenze. Ѐ proprio nello scavo psicologico di questo complesso personaggio femminile che l’Arlotta dà il meglio di sé, toccando corde intime e delicate, nel delineare una figura piena di fragilità, celate da un’ostentata durezza, a testimonianza di come occorra andare oltre le apparenze per capire a fondo un essere umano e coglierne le contraddizioni.
Un‘opera di valore, questa di Emanuela Arlotta, nella quale si respira costantemente un afflato di umanità, lo stesso riscontrabile anche nella “Nota d’Autore”, in appendice al romanzo, nella quale, al pari di una buona mamma, Emanuela, ricollegandosi ai temi affrontati nel suo libro, elargisce consigli di vita, senza apparire né retorica né scontata, dando prova di sensibilità e generoso altruismo.
Cenni biografici di Emanuela Arlotta
Emanuela Arlotta è nata a Roma il 20/09/1975.
Ha pubblicato due libri autoprodotti: una silloge poetica intitolata “Volodeisensi” (ilmiolibro.it) e un libro di racconti, “La Sfera” (youcanprint.it).
Ha pubblicato la silloge poetica dal titolo ‘Dalla parte dell’Anima‘ con Galassia Arte Editore.
Ha pubblicato il libro di fiabe per bambini ‘Piccole fiabe per grandi sognatori‘ edito da Il Villaggio Ribelle Edizioni
Ha partecipato a diversi concorsi letterari. La sua poesia ‘Parole’ è stata pubblicata all’interno dell’antologia poetica ‘Pensieri in fuga vol 7’ di Aletti editore; la sua poesia ‘Mare’ è arrivata sesta al concorso ‘Otto milioni’ curato da Bruno Mancini e sponsorizzato dall’istituto Agostino Lauro ed è stata inserita nella relativa antologia poetica; la sua poesia ‘Scaldami ancora il cuore’ è inserita nell’antologia poetica relativa al Primo Concorso Internazionale di Poesia ‘Quelli che a Monteverde’ a cura di Valerio d’Amato. Risulta tra i vincitori del Primo Concorso Nazionale di Poesia “La collana del pensiero poetico” curato da Edizioni Sì con l’introduzione della sua poesia ‘Siamo’ all’interno della relativa antologia poetica. La sua poesia ‘Istinti in disuso’ è stata selezionata per essere introdotta nell’antologia poetica relativa al Concorso ‘Prima Ragunanza di Poesia’ edita da ArteMuse Editrice. Il suo racconto ‘La guardiana della notte’ è stato finalista al premio ‘IoRacconto 4’ ed è inserito nella relativa antologia.
Il suo libro ‘Dalla parte dell’Anima’ ha ottenuto il quarto posto nella sezione ‘Poesia realista’ del Premio Leandro Polverini.
Ha scritto in collaborazione con Benny Limone i dialoghi per la recita della scuola di musica ‘AteneoAlea’ ‘Una musica spaziale’.
‘La Sfera’ è attualmente distribuito anche in Germania.
Ha collaborato alla stesura di articoli di varia natura per il web in veste di redattrice.
Emanuela Arlotta, oltre ad essere informatica di professione, gestisce la community letteraria www.volodeisensi.it ed è ideatrice e redattrice della rivista letteraria online “Volodeisensi Magazine”. Si occupa, inoltre di redigere recensioni per autori emergenti e di organizzare eventi letterari.