Recensione a "Il Giocoliere di parole" di Alberto Diamanti
Ѐ una raccolta che scalda l’anima quella di Alberto Diamanti, ricca com’è di valori misconosciuti in questa nostra società. Valori secondo i quali sicuramente l’autore è stato educato e cresciuto e ci rimanda ai tempi in cui erano i genitori a leggerci fiabe e racconti fatti di buoni sentimenti, di speranza, di gesta eroiche e di ideali. Parte di quel mondo rivive fra rime, filastrocche, storie, contenute in questa opera che, in un oggi dominato dalla tecnologia e dall’individualismo imperante, suonano come voci fuori dal coro, rassicuranti, calde e avvolgenti al pari di un camino acceso mentre all’esterno infuria la tempesta. Ѐ con sensibilità e delicatezza estreme che l’autore in maniera divertita (qua e là sembra di coglierne il sorriso) e, al contempo, pensosa, elargisce insegnamenti sulla vita, facendosi bimbo fra i bimbi, utilizzandone linguaggio, giocando con le parole, per entrare con allegria e naturalezza in un mondo, il loro, fatto di ingenuità, semplicità e dolcezza. Per ogni lacrima dei suoi piccoli lettori, Alberto ha pronta un’occasione di sorriso; per ogni piccolo/grande problema, una soluzione; per ogni infantile desiderio, un dono inatteso. Il tutto in un’ottica d’amore che si declina in varie forme: rispetto per gli altri, comprensione, generosità, altruismo, responsabilità, collaborazione. Come ci ricorda saggiamente l’autore in “Il giocoliere di parole”, ognuno di noi ha il suo compito da svolgere su questa Terra e lo deve fare al meglio perché tutti siamo collegati, nessuno è un’isola, le nostre azioni hanno sempre degli effetti sugli altri. Amare il prossimo equivale a far sì che quegli effetti siano benefici, che le nostre scelte creino valore. Con le sue filastrocche, Alberto insegna o ricorda al lettore, piccolo o grande che sia, bimbo, genitore o educatore, che l’amore è un tesoro più grande di qualunque ricchezza, che la superbia non ha motivo d’essere, che siamo tutti uguali, a prescindere dal ceto sociale, che dobbiamo apprezzare ciò che abbiamo, esserne grati. Va aggiunto che il suo sguardo non è circoscritto al singolo, ma spazia, per posarsi sulla società civile, alla base della quale deve esserci considerazione per il bene comune: chi detiene il potere dovrebbe legiferare tenendo conto degli interessi dei cittadini; l’ambiente va rispettato; la guerra è una scelta insensata, latrice solo di distruzione e dolore.
“Il giocoliere di parole” si propone, quindi, come opera di formazione, pedagogica, educativa, che ha dalla sua la capacità di impartire insegnamenti fondamentali per la crescita morale dei futuri uomini: se ne seguiranno le indicazioni, questi potranno dare vita a una società più giusta, più umana e più felice. Un libro ricco di contenuti tali che non sorprende sia stato oggetto di riconoscimenti vari e prestigiosi.
Chiudo questa mia, con l’auspicio che non solo l’autore torni a cimentarsi nella stesura di opere di pari livello, ma che altri, affascinati da questo suo encomiabile sforzo, ne seguano le orme, perché il potere della parola che trasforma e cura possa trionfare in un mondo sempre più arido e sordo ai richiami del cuore.
Curriculum letterario di Alberto Diamanti
IL GIOCOLIERE DI PAROLE, si è classificato, nel mese di dicembre 2013, al terzo posto del concorso letterario IL NATALE dell'ARCHEOCLUB PATTI (Messina), ricevendo speciale menzione della giuria, e a fine gennaio 2014, uno dei racconti del libro ("I quattro generali") si è classificato in semifinale al Trofeo PENNA D'AUTORE, ricevendo Speciale Menzione d'Onore. A fine febbraio 2014, tre inediti dell'Autore vengono selezionati nel concorso Romagna Book Festival. Nei primi giorni.di marzo 2014, IL GIOCOLIERE DI PAROLE si classifica al terzo posto del PREMIO CULTURALE NAZIONALE UNICAMILANO, e un inedito, "La bambina ed il lungo stradone" si classifica in finale al Concorso Letterario "MAMMA MIA! ("Les Cahiers du Troskij Café"). Sempre nella prima metà di marzo 2014, IL GIOCOLIERE DI PAROLE si aggiudica il Premio Speciale Letteratura per l'Infanzia del Premio Letterario Caterina Martinelli di Roma, ed a metá aprile,