Intervista all'autrice e life coach Emanuela Geracà
“Vivi la vita che meriti”, della life coach Emanuela Geracà, aiuta il lettore a fare luce sulla vera natura del life coaching e ne dimostra tutta la validità tramite le esperienze di tre donne che si sono avvicinate a questo prezioso metodo trasformando radicalmente le loro vite.
Dopo aver letto il libro ed essere rimasta colpita dalla sua utilità, frutto di un approccio molto pragmatico, incuriosita, ho deciso di rivolgere alcune domande a Emanuela.
Grazie per aver accettato l’invito. “Vivi la vita che meriti” è un libro che è nato quasi per caso? Vuole raccontarci, come, quando e perché ha deciso di scriverlo?
Grazie per avermi invitato! Sì, ‘Vivi la vita che meriti’ è un progetto che, in qualche modo, ha trovato la sua strada quasi per caso. L’idea di scrivere questo libro ha iniziato a prendere forma qualche anno fa, in un momento della mia vita in cui ho sentito la necessità di mettere a fuoco le esperienze vissute, le lezioni apprese, e soprattutto, di esplorare la questione centrale di cosa significhi davvero ‘vivere la vita che meritiamo’. Il perché è semplice: credo che tutti noi abbiamo il diritto e la capacità di perseguire una vita piena e autentica, e ho voluto creare qualcosa che potesse ispirare, motivare e, in qualche modo, guidare verso questo obiettivo.
Lei stessa, prima di diventare life coach, si è sottoposta a delle sessioni di coaching. In cosa le sono state utili?
Sì, è vero. Prima di intraprendere il percorso per diventare life coach, ho partecipato a diverse sessioni di coaching. Il ruolo di un coach nel fornire spunti di riflessione, strumenti pratici e supporto incondizionato è stato cruciale per migliorare non solo il mio approccio alla vita in generale, ma anche la mia autostima e resilienza di fronte alle sfide. Questo processo di trasformazione mi ha portato a realizzare i miei obiettivi personali e professionali e ha anche acceso in me il desiderio di supportare gli altri nel loro viaggio di crescita e autorealizzazione.
Il life coaching è fatto di azioni, non di parole. Può descrivercene indicativamente le fasi?
Volentieri. Il life coaching si concentra su azioni concrete che conducono alla realizzazione di obiettivi personali e professionali. Il processo può variare a seconda dell’individuo e dei suoi specifici bisogni, ma in generale include alcune fasi fondamentali:
1. Definizione degli Obiettivi;
2. Analisi della Situazione Attuale;
3. Pianificazione;
4. Azione;
5. Valutazione e Aggiustamento:;
6. Riflessione e Celebrazione.
Qual è il cliente/la cliente che, ad oggi, le ha dato le maggiori soddisfazioni e perché? Senza fare nome e cognome, ovviamente.
Uno dei clienti che mi ha dato le maggiori soddisfazioni è una persona che si è avvicinata al coaching in un momento di grande incertezza nella sua vita, sia professionale che personale. Ciò che rende questa esperienza così unica e gratificante è stata la sua incredibile apertura al cambiamento e la determinazione nel perseguire i suoi obiettivi. La trasformazione che ho avuto il privilegio di osservare e sostenere non è stata solo nel raggiungimento degli obiettivi specifici, ma anche nell’evoluzione della sua intera prospettiva di vita. Questo mi ricorda perché amo così tanto il mio lavoro: essere testimone di veri cambiamenti positivi nella vita delle persone è una fonte immensa di soddisfazione e ispirazione anche per la mia.
La sua professione richiede una formazione costante. Può parlarci anche di questo aspetto, Emanuela?
Sono iscritta come professionista all’Acoi, l’Associazione Coaching Italia, che assicura un’ottima formazione continua nel tempo. La formazione costante è fondamentale nella professione di coach. Viviamo in un mondo che evolve rapidamente, in cui teorie, metodologie e tecniche si sviluppano e si trasformano continuamente. Credo che la passione per l’apprendimento e la volontà di crescere e di svilupparsi professionalmente siano tratti distintivi di un buon coach. Questo impegno verso la formazione continua accresce la nostra efficacia e testimonia il nostro impegno nei confronti dei clienti e della loro trasformazione.
Qual è il blocco più grande che tende a riscontrare nei suoi clienti e come ci lavora su, a grandissimi linee?
Uno dei blocchi più grandi che riscontro è la paura del cambiamento. Questa paura può manifestarsi in vari modi, come: paura di fallire, paura del giudizio altrui o semplicemente paura dell’ignoto. Queste paure, spesso, impediscono alle persone di compiere i passi necessari verso il miglioramento che desiderano nella loro vita.
Per un life coach, è di fondamentale importanza ascoltare attentamente e personalizzare l’approccio in base alle esigenze specifiche del cliente. Ricordo che ogni persona è unica e quindi ciò che funziona per uno, potrebbe non essere efficace per un altro.
Ha dei progetti in cantiere per quanto riguarda il Suo lavoro, Emanuela? Se sì, quali?
Certamente, ho diversi progetti in cantiere che riflettono le mie passioni e gli ambiti in cui desidero fare la differenza. Continuerò a esplorare e approfondire tematiche che mi stanno particolarmente a cuore, come il riconoscimento e lo sviluppo dei talenti, il supporto alla realizzazione personale delle donne dopo un divorzio, e l’incoraggiamento alla pratica dello sport come strumento di benessere fisico e mentale. In aggiunta, sto pianificando una serie di corsi e webinar che offriranno strumenti pratici e ispirazione per affrontare queste sfide. Sono emozionata all’idea di condividere ogni nuova avventura e di continuare a offrire supporto e guida a chi ne ha bisogno.
Concludo l'intervista con l'invito a leggere il libro che potete acquistare anche on line, sui principali bookstore e sul sito della casa editrice, a questo link: https://www.grausedizioni.it/prodotto/vivi-la-vita-che-meriti/
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